Sembra brutto dirlo ma la Disney ci ha visto lungo ancora una volta. La storica compagnia britannica di assicurazioni Lloyds ha sborsato ben 50 milioni di dollari in favore del colosso statunitense per la morte dell’attrice simbolo della Forza.
La Disney aveva pattuito un rimborso in caso Carrie Fisher non fosse stata in grado di adempiere al suo lavoro sui film della nuova saga di StarWars. Le riprese di SW ep. VIII sono terminate da tempo, completate anche quelle del Generale Leia, è chiaro quindi che la produzione si è ritrovata un buco per l’ep. IX che dovrà colmare.
Forse è un evento straordinario ma tutto nella norma, la Disney è sicuramente una compagnia che blinda la sua sicurezza con assicurazioni per inadempienza sugli attori a maggior ragione su attori anziani, ma Carrie Fisher aveva “solo” 60 anni eppure una storia turbolenta: problemi di alcol, droga e un disturbo bipolare dell’umore. Forse esagero, a pensar male si fa peccato ma quasi sempre ci si azzecca.
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