Si scoprono altarini e si tolgono maschere a Central City facendo saltare lo spettatore dalla sedia nel finale e lasciandolo con molte domande.
Savitar infatti sguinzaglia contro la dottoressa Brand Killer Frost così da bloccare sul nascere il futuro tentativo di imprigionarlo da parte di Flash. E toccherà a Cisco e ai suoi poteri fermare Caytlin.
Non fosse per il colpo di scena finale e per alcune sequenze d’azione con un’ottima resa di effetti speciali ( tra cui un memorabile inseguimento tra Flash e Killer Frost) si potrebbe riassumere questa puntata con una sola parola: sottotono.
Sottotono sono gli attori e i personaggi ( due su tutti Cisco e West ma quasi nessuno fa eccezione) trasformando una situazione piuttosto spinosa come il dover combattere contro un’amica in un momento di recitazione piuttosto banale forzato. A tentare di far camminare nella giusta direzione il carrozzone ci provano HR e la new entry Tracy Brand mostrando l’inizio e la costruzione di quello che in futuro potrebbe essere un bel rapporto ( è incredibile quanto male conoscano l’italiano gli attori statunitensi, povera citazione storica di Galileo Galilei)
Allerta spoiler
E veniamo al vero motivo per cui bisogna guardare questa puntata: il finale. Savitar si toglie la maschera e altri non è che una versione futura di Barry stesso. Un Barry sfregiato e malvagio le cui motivazione ( la morte di Iris è la rovina del suo alter ego passato) sembrano adesso ancora più misteriose
-
1 #troppovecchipergiocare / The last of us 2? Un gioco Paraculo.
-
2 # Bojack / La maledizione del finale fantasma (spoiler free)
-
3 #BugsComics / Samuel Stern 2 – Il Mausoleo Nero: i demoni dal passato
-
4 #troppovecchipergiocare / Il mistero della Gameboy Camera
-
5 #StarComics / Examen: l’ultimo eroe festeggia 25 anni
-
6 #StarWars / The Mandalorian – il western fantascientifico
-
7 #Bugs / Geppetto – Storia di un padre / La recensione
-
8 #Shockdom / Leone – Appunti di una vita tra sperimentazione e ricordi
-
9 Batman: Cavaliere Bianco – La recensione
-
10 Robocop di Frank Miller: quanto ci era mancato