Uno dei temi principali della fantascienza è l’interazione tra l’uomo e la macchina. Sono state scritte milioni di pagine a riguardo, teorizzando ogni possibile rapporto tra i due mondi, restando sempre nel campo delle possibile, mantenendo viva la sospensione d’incredulità.
Fino a qualche decennio fa, robot antropomorfi, individui con innesti robotici e macchine in qualche modo senzienti, erano solo un miraggio lontano, riflessi di un mondo impossibile. Con il progresso tecnologico, anche le questioni etiche di scienza e letteratura sono mutate, aprendo a nuovi mondi di meraviglia e terrore, verso un futuro (forse) più vicino di quanto possiamo immaginare.
L’idea alla base di Westworld è una sintesi estremamente efficace di questi temi, ponendo al centro della serie il rapporto tra uomini e robot, creatori e creature, spostando continuamente l’asticella della profondità delle domande, arrivando ad interrogarsi su temi di stampo religioso come la predestinazione e la possibilità di essere artefici del proprio destino.
La prima puntata (The Original) catapulta lo spettatore in parco a tema (Westworld, appunto), a cui le persone possono accedere tramite lauto pagamento. Qui è possibile fare (realmente) ogni cosa, senza pagarne nessuna conseguenza. Come in un immenso gioco open world, ci sono i PG (personaggi giocanti) e i PNG (personaggi non giocanti) che interagiscono tra loro attraverso decine di sottotrame. Ma cosa succede quando qualcosa non va come previsto?
La serie unisce in modo elegante il western classico e la fantascienza sociologica, esplorando un campo narrativo sicuramente non nuovo, proponendo risposte (almeno per ora) diverse a domande consolidate. Tra citazioni letterarie e dialoghi ricercati, la prima puntata di questa nuova serie trasmette una grande cura per i dettagli, facendo passare numerose sfumature della trama attraverso cambi del tono di voce e alcuni piccoli gesti che rompono la routine, giocando tutto sulla potenza del simbolo.
La curiosità è tanta, perché i presupposti per una nuova grande produzione ci sono tutti. staremo a vedere che sorprese ha preparato per noi la HBO. Gli episodi saranno trasmessi in Italia da stasera su Sky Atlantic.
Qualche info sulla serie da Wikipedia:
Westworld – Dove tutto è concesso (Westworld) è una serie televisiva statunitense ideata da Jonathan Nolan e Lisa Joy per la HBO, basata sul film Il mondo dei robot (1973) diretto da Michael Crichton. Nolan ha diretto l’episodio pilota e figura come produttore esecutivo insieme a Joy, J.J. Abrams e Bryan Burk.
Anthony Hopkins ed Evan Rachel Wood sono stati i primi membri del cast ad essere annunciati ufficialmente, rispettivamente nei ruoli del dottor Robert Ford e di Dolores Abernathy.[4] Nell’agosto 2014 viene annunciata l’entrata nel cast di Jeffrey Wright, Rodrigo Santoro, Shannon Woodward, Ingrid Bolsø Berdal, Angela Sarafyan, e Simon Quarterman.[6] Successivamente si aggiunsero anche James Marsden e Eddie Rouse.[7] Ed Harris fu ingaggiato con il ruolo chiave di un cattivo, conosciuto soltanto come l’Uomo in nero.[9] Altri ruoli furono assegnati a Demetrius Grosse, Kyle Bornheimer, Currie Graham, Lena Georgas, Steven Ogg, Timothy Lee DePriest, Ptolemy Slocum, Thandie Newton, e Miranda Otto.[5][11][12][16] Nel luglio 2015 Miranda Otto ha lasciato la produzione a causa dei suoi impegni con la serie televisiva Homeland, ed è stata sostituita da Sidse Babett Knudsen. In seguito si aggiunsero al cast Eion Bailey, Jimmi Simpson e Clifton Collins Jr.[8] Nel luglio 2015 Bailey è stato sostituito da Ben Barnes.
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